ALLERTE METEO: tutto quello che devi sapere
Sentiamo spesso parlare di allerta gialla, arancione o rossa, ma sai cosa significano e come comportarti?
Cosa vuol dire "allerta meteo"?
Le previsioni meteo a fini di protezione civile non sono le classiche "previsioni del tempo" perché evidenziano situazioni potenzialmente dannose per persone o cose. Vengono emesse dai centri funzioniali delle regioni che valutano le situazioni di criticità idrauliche e idrogeologiche (allagamenti, frane, alluvioni…) che si potrebbero verificare sul territorio. Quindi l'allerta non ti avvisa solo che pioverà tanto, ma sopratutto del livello di rischio idrogeologico causato dalle stessa al suolo.
Le zone di allertamento
In Liguria la procedura di allertamento prevede la suddivisione del territorio regionale in 5 zone di allertamento.
In funzione della tipologia di rischio prevista il territorio è inoltre suddiviso in classi di bacino (rischio idrogeologico e idraulico) e comuni costieri/zone sensibili (rischio nivologico).
  • A Bacini Marittimi di Ponente
  • B Bacini Marittimi di Centro
  • C Bacini Marittimi di Levante
  • D Bacini Padani di Ponente
  • E Bacini Padani di Levante
È importante sapere che:
  • il sistema di allerta tramite codici colore è una PREVISIONE. Precede l’evento e non può, quindi, tener conto di come l’evento si sviluppa;
  • è sulla base della previsione che il COMUNE attiva il SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE. Tutti i cittadini contribuiscono al sistema innanzi tutto adottando le norme comportamentali di autoprotezione;
  • in base al codice colore entrano in vigore tutte le misure di prevenzione previste dal Piano Comunale di Emergenza e vengono emanati altri eventuali provvedimenti tramite ordinanza;
  • essere consapevoli di vivere o lavorare in zone a rischio può fare la differenza.
Livelli di allerta idrogeologica/idraulica:
I codici colore sono determinati attraverso l’applicazione di una procedura di valutazione idrologica delle criticità al suolo, basata su una previsione quantitativa delle piogge di tipo diffuso e sulla modellazione dei loro effetti sulle classi di bacini.
🟡 ALLERTA GIALLA
Fenomeni significativi. Stai in guardia e informati.
Si possono verificare effetti al suolo localizzati di:
  • erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate;
  • ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale;
  • innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc.);
  • scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.
  • caduta massi.

Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare occasionali fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli.

Si possono verificare fenomeni localizzati di:

  • incremento dei livelli dei bacini Grandi, generalmente contenuti all’interno dell’alveo.
Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei bacini Grandi può determinare criticità.
Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza previsionale. Si può verificare quanto previsto per lo scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, in conseguenza di temporali forti. Si possono verificare ulteriori effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.
Occasionale pericolo per la sicurezza delle persone con possibile perdita di vite umane per cause incidentali.

Effetti localizzati:
  • allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
  • danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane, colate rapide o dallo scorrimento superficiale delle acque;
  • temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, ecc.) e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi;
  • limitati danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti civili e industriali in alveo.
Ulteriori effetti in caso di caso di fenomeni temporaleschi
  • danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
  • rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione di distribuzione di servizi (in particolare telefonia, elettricità);
  • danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate;
  • innesco di incendi e lesioni da fulminazione.
🟠 ALLERTA ARANCIONE
Fenomeni intensi. Ricorda le norme di autoprotezione e tieniti pronto.
Si possono verificare fenomeni diffusi di:
  • instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
  • frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango;
  • significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione;
  • significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, etc.).
  • significativo scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse;
  • caduta massi in più punti del territorio.

Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare significativi fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli.

Si possono verificare fenomeni diffusi di:

  • significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua drenanti bacini Grandi con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe e delle zone golenali, interessamento degli argini;
  • fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;
  • occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori.

Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei bacini Grandi può determinare criticità.

Il livello arancione è il massimo per i temporali perché tali fenomeni, in questo caso, sono associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse che già caratterizzano lo scenario di criticità idrogeologica rossa. Anche gli effetti e i danni prodotti sono gli stessi.

Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza previsionale. Si può verificare quanto previsto per lo scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, con possibili piene improvvise di bacini Piccoli e Medi, in conseguenza di temporali forti, diffusi e persistenti. Sono possibili effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.

Ulteriori effetti e danni rispetto allo scenario di codice giallo:
Pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.

Effetti diffusi

  • allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
  • danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività; agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;
  • interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità; di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità; del reticolo idrografico;
  • danni alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento dei corsi d’acqua;
  • danni a infrastrutture, edifici e attività; agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili.

Ulteriori effetti in caso di caso di fenomeni temporaleschi

  • danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento
  • rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi;
  • danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate;
  • innesco di incendi e lesioni da fulminazione.
🔴 ALLERTA ROSSA
Fenomeni molto intensi. Metti in atto tutti i comportamenti previsti per le situazioni di rischio.
Si possono verificare fenomeni numerosi e/o estesi (tipicamente su un’intera Zona di Allertamento) di:
  • instabilità di versante, anche profonda, anche di grandi dimensioni;
  • frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango;
  • ingenti ruscellamenti superficiali con diffusi fenomeni di trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione;
  • rilevanti innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con estesi fenomeni di inondazione;
  • occlusioni parziali o totali delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori;
  • caduta massi in più punti del territorio.
Si possono verificare fenomeni numerosi e/o estesi (tipicamente su un’intera Zona di Allertamento), quali:
  • piene fluviali dei corsi d’acqua drenanti bacini Grandi con estesi fenomeni di inondazione anche di aree distanti dal fiume, diffusi fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;
  • fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura degli argini, sormonto dei ponti e altre opere di attraversamento, nonché salti di meandro;
  • occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori.
Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei bacini Grandi può determinare criticità.
Codice non previsto per soli temporali (si applica a fenomeni estesi sull’intera Zona di Allertamento, già oggetto della criticità idrogeologica/idraulica). Questo perché tali fenomeni, in questo caso, sono associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse che già caratterizzano lo scenario di criticità idrogeologica rossa. Anche gli effetti e i danni prodotti sono gli stessi.
Ulteriori effetti e danni rispetto allo scenario di codice arancione:
Grave pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.

Effetti ingenti ed estesi:
  • danni a edifici e centri abitati, alle attività e colture agricole, ai cantieri e agli insediamenti civili e industriali, sia vicini sia distanti dai corsi d’acqua, per allagamenti o coinvolti da frane o da colate rapide;
  • danni o distruzione di infrastrutture ferroviarie e stradali, di argini, ponti e altre opere idrauliche;
  • danni a beni e servizi;
  • danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
  • rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi;
  • danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate;
  • innesco di incendi e lesioni da fulminazione.
Cosa fare?
Essere consapevoli e preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre i rischi. Ti ricordiamo quindi di visitare il sito ALLERTA LIGURIA per conoscere nel dettaglio le allerte sul tuo territorio e di approfondire i comportamenti corretti da adottare. Ricorda che io rischio zero non esiste!
Consulta qui sotto le pratiche di autoprotezione per rischio idrogeologico:
  • Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune.
  • Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
  • Proteggi con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.
  • Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
  • Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
  • Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
  • Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.
In generale, devi tener conto della rapidità con cui le nubi temporalesche si sviluppano e si accrescono, e conducono quindi il temporale a raggiungere il momento della sua massima intensità senza lasciare molto tempo a disposizione per guadagnare riparo.

Prima
Verifica le condizioni meteorologiche già nella fase di pianificazione di una attività all’aperto, come una scampagnata, una giornata dedicata alla pesca o alle attività balneari, un’escursione o una via alpinistica, leggendo in anticipo i bollettini di previsione emessi dagli uffici meteorologici competenti, che fra le tante informazioni segnalano anche se la situazione sarà più o meno favorevole allo sviluppo di temporali nella zona e nella giornata che ti interessa. Ricordati che la localizzazione e la tempistica di questi fenomeni, nella maggior parte dei casi, sono impossibili da determinare nel dettaglio con un sufficiente anticipo: il quadro generale tracciato dai bollettini di previsione, quindi, va sempre integrato con le osservazioni in tempo reale e a livello locale.

Al sopraggiungere di un temporale
Osserva costantemente le condizioni atmosferiche, in particolare poni attenzione all’eventuale presenza di segnali precursori dell’imminente arrivo di un temporale, e decidi prontamente cosa fare:
  • se sono presenti in cielo nubi cumuliformi molto sviluppate verticalmente, e magari la giornata in valle è calda e afosa, nelle ore che seguono è meglio evitare ambienti aperti ed esposti (come una cresta montuosa o la riva del mare o del lago);
  • non esitare a rivedere i programmi della tua giornata: in alcuni casi questa precauzione potrà – a posteriori – rivelarsi una cautela eccessiva, dato che un segnale precursore non fornisce la certezza assoluta dell’imminenza di un temporale, o magari quest’ultimo si svilupperà a qualche chilometro di distanza senza coinvolgere la località in cui ti trovi. Tuttavia, non bisogna mai dimenticare che non c’è modo di prevedere con esattezza questa evoluzione e quando il cielo dovesse tendere a scurirsi più decisamente, fino a presentare i classici connotati cupi e minacciosi che annunciano con certezza l’arrivo del temporale, a quel punto il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza sarà molto poco, nella maggior parte dei casi insufficiente. Ricorda che con questi fenomeni è sempre preferibile un eccesso di cautela che un difetto di prudenza.

In ambiente esposto, mentre inizia a lampeggiare e a tuonare
Se vedi i lampi, specie nelle ore crepuscolari e notturne, il temporale può essere ancora lontano, anche a decine di chilometri di distanza. In questo caso allontanati per tempo, precedendo l’eventuale avvicinarsi del temporale. Se però senti i tuoni, anche se ti sembrano lontani, il temporale è a pochi chilometri, se non più vicino. In questo caso sei in pericolo, raggiungi immediatamente un luogo riparato.

Associati ai temporali, i fulmini rappresentano uno dei pericoli più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi ampi ed esposti, come ad esempio un prato o un campo di calcio, soprattutto in presenza dell’acqua, come il mare, le spiagge, i moli, i pontili, le piscine all’esterno. In realtà, esiste un rischio residuo connesso ai fulmini anche al chiuso.

Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza precipitazioni; inoltre i fulmini possono colpire ad alcuni chilometri di distanza dal centro del temporale. Quindi, anche se non ci sono nuvole sulla nostra testa, ma vediamo o sentiamo un temporale nelle vicinanze, rischiamo di essere bersaglio delle scariche elettriche.

Se una persona è vittima di un fulmine, ricorda che il suo corpo non resta elettricamente carico e quindi può essere soccorsa subito, senza alcun rischio.​

All’aperto
All’aperto nessun luogo è sicuro, quindi la prima cosa da fare è raggiungere rapidamente un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono, prima di riprendere le attività all’aperto. In mancanza di un edificio, cerca riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini chiusi e con l’antenna della radio possibilmente abbassata.

Per capire dove si abbatteranno con maggior frequenza le scariche elettriche bisogna considerare la forma degli oggetti, non il materiale di cui sono composti.

I bersagli privilegiati sono quelli alti (alberi, pali, tralicci) o comunque sporgenti rispetto a un ambiente circostante più basso (anche una singola persona in un luogo ampio e piatto, come un prato o una spiaggia), e quelli di forma appuntita (ombrello, canna da pesca, ecc.).

Se sei costretto a restare all’aperto e non hai la possibilità di raggiungere rapidamente un riparo sicuro, allontanati dai punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, e non cercarvi riparo, specie se sono isolati e più elevati rispetto alla vegetazione circostante. Cerca a tua volta di non costituire la presenza più alta del luogo che ti circonda.

Il metallo non attira i fulmini, non è quindi pericoloso indossare o tenere in mano piccoli oggetti metallici (orologio, chiavi, collane, orecchini, ecc.). Il metallo è però un buon conduttore di elettricità: è quindi importante restare lontani da oggetti metallici particolarmente estesi (reti o recinzioni, ringhiere, gradinate o spalti, funi o scale, ecc.). Se una struttura come queste viene colpita da un fulmine, il metallo può condurre la corrente alla persona che vi si trova a contatto o nelle immediate vicinanze. Per lo stesso motivo, è opportuno stare lontani dall’acqua (allontanandosi dalla riva del mare o di un lago) se nelle vicinanze si sta scatenando un temporale.

In montagna
Scendi immediatamente di quota, evitando la permanenza su percorsi particolarmente elevati, esposti o di forma appuntita, come creste o vette, tenendoti alla larga dai percorsi attrezzati con funi e scale metalliche e interrompi immediatamente eventuali ascensioni in parete. Raggiungi rapidamente un percorso a quote inferiori, camminando, se possibile, lungo avvallamenti del terreno (conche, valloni, fossati ma fai attenzione a eventuali inondazioni in caso di forti piogge).

Se sei insieme ad altre persone, non tenetevi per mano e camminate a una distanza di almeno 10 metri gli uni dagli altri.

Cerca riparo all’interno di una costruzione o, se raggiungibile in tempi brevi, in automobile. Ricoveri meno sicuri, ma utili in mancanza di alternative migliori, sono grotte, bivacchi o fienili, a patto di mantenersi distanti dalla soglia e dalle pareti.

Una volta raggiunto un riparo, ma anche se sei costretto a sostare all’aperto mantieni i piedi uniti, rendendo minimo il punto di contatto con il suolo, così da ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo. Per lo stesso motivo, evita di sederti o, peggio, sdraiarti per terra. Sempre con i piedi uniti, puoi assumere una posizione accovacciata, meglio se frapponendo tra te e il terreno un qualsiasi materiale isolante.

Anche in questo caso, resta il più possibile distante da altre persone che sono con te.

Al mare o al lago

Evita qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito. Quindi, esci immediatamente dall’acqua e allontanati dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto; ricorda anche che barche, canoe e piroghe, anche se coperte, non proteggono in alcun modo dai fulmini.

Cerca rapidamente riparo all’interno di un edificio o, se non è possibile, in un’automobile, tenendo presente che in luoghi molto ampi e piatti, come le spiagge, si è maggiormente esposti.

Liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.

In campeggio

Durante il temporale, è bene ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping o, in mancanza di questi, all’interno dell’automobile. Non è invece indicato cercare riparo in roulotte o camper, a meno che non siano in lamiera metallica.

Se invece sei in tenda e ti è impossibile ripararti altrove:
  • evita di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda;
  • evita il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (è comunque bene disalimentare le apparecchiature elettriche);
  • isolati dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.
In casa
Il rischio fulmini è fortemente ridotto, segui comunque alcune semplici regole durante il temporale, tenendo presente che un edificio è un luogo sicuro, purché non si entri in contatto con nulla che possa condurre elettricità:

  • evita di utilizzare le apparecchiature connesse alla rete elettrica e il telefono fisso. Se hai bisogno di comunicare, puoi usare il telefono cellulare o il cordless. Tieni spenti gli apparecchi ad alimentazione elettrica (meglio ancora staccando la spina), in particolare televisore, computer ed elettrodomestici;
  • non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, cavi, tubature ed impianto elettrico;
  • evita il contatto con l’acqua (rimanda al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o fare la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore);
  • non sostare sotto tettoie, balconi, capannoni, padiglioni, gazebo e verande che non sono luoghi sicuri. Riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse.

Ascolta la radio, cerca su internet o guarda la televisione per sapere se sono stati emessi avvisi di condizioni meteorologiche avverse o allerte di protezione civile. Anche durante e dopo l’evento è importante ascoltare la radio o guardare la televisione per conoscere l’evoluzione degli eventi.

Ricorda che in caso di frana non ci sono case o muri che possano arrestarla. Soltanto un luogo più elevato ti può dare sicurezza. Spesso le frane si muovono in modo repentino, come le colate di fango: evita di transitare nei pressi di aree già sottoposte a movimenti del terreno, in particolar modo durante temporali o piogge violente.

Prima
  • Contatta il tuo Comune per sapere se nel territorio comunale sono presenti aree a rischio di frana;
  • Stando in condizioni di sicurezza, osserva il terreno nelle tue vicinanze per rilevare la presenza di piccole frane o di piccole variazioni del terreno: in alcuni casi, piccole modifiche della morfologia possono essere considerate precursori di eventi franosi;
  • In alcuni casi, prima delle frane sono visibili sulle costruzioni alcune lesioni e fratture; alcuni muri tendono a ruotare o traslare;
  • Allontanati dai corsi d’acqua o dai solchi di torrenti nelle quali vi può essere la possibilità di scorrimento di colate rapide di fango.
Durante
  • Se la frana viene verso di te o se è sotto di te, allontanati il più velocemente possibile, cercando di raggiungere un posto più elevato o stabile;
  • Se non è possibile scappare, rannicchiati il più possibile su te stesso e proteggi la tua testa;
  • Guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti potrebbero colpire;
  • Non soffermarti sotto pali o tralicci: potrebbero crollare o cadere;
  • Non avvicinarti al ciglio di una frana perché è instabile;
  • Se stai percorrendo una strada e ti imbatti in una frana appena caduta, cerca di segnalare il pericolo alle altre automobili che potrebbero sopraggiungere.
Dopo
  • Controlla velocemente se ci sono feriti o persone intrappolate nell’area in frana, senza entrarvi direttamente. In questo caso, segnala la presenza di queste persone ai soccorritori;
  • Subito dopo allontanati dall’area in frana. Può esservi il rischio di altri movimenti del terreno;
  • Verifica se vi sono persone che necessitano assistenza, in particolar modo bambini, anziani e persone disabili;
  • Le frane possono spesso provocare la rottura di linee elettriche, del gas e dell’acqua, insieme all’interruzione di strade e ferrovie. Segnala eventuali interruzioni alle autorità competenti;
  • Nel caso di perdita di gas da un palazzo, non entrare per chiudere il rubinetto. Verifica se vi è un interruttore generale fuori dall’abitazione ed in questo caso chiudilo. Segnala questa notizia ai Vigili del Fuoco o ad altro personale specializzato.
Se sei in un luogo chiuso
  • Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
  • Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
  • Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
  • Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata
  • Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
  • Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità
Se sei all’aperto
  • Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
  • Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
  • Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
  • Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
  • Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
  • Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
  • Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.
Dopo l’alluvione
  • Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
  • Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
  • Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
  • Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
  • Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
  • Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.
POTREBBE INTERESSARTI

Categories:

Commenti disabilitati